I Social sono diventati parte integrante della nostra vita quotidiana: in treno, in sala d’attesa dal dentista, in ufficio (persino in bagno!) o tranquillamente a casa.
Un italiano in media trascorre almeno due ore al giorno sui profili dei suoi amici o sulle pagine aziendali.In particolare, su Instagram con oltre 16 milioni di utenti attivi al giorno in Italia, la nostra percezione del “bello” nel corso degli anni è cambiata, creando in noi delle aspettative vicino alla perfezione estetica. Ogni nostra foto deve avere la luce giusta, il filtro migliore (e qui si potrebbe aprire un altro capitolo), la composizione a ¾, i colori saturi ecc.
Ad essere sinceri, tali abitudini rappresentano il passato. Adesso sta crollando tutto.
Il crollo del muro/mito estetico
Oggi la cosiddetta Generazione Z si è stancata del mito estetico su Instagram e gli adolescenti sono sempre più alla ricerca di contenuti veri e originali. Quello che vogliono adesso è l’emozione.

Sul Social gli influencer, specialmente in America, rinunciano al feed curato e ricercato a favore di immagini senza filtri o correzione cromatica; non usano Photoshop per correggere l’immagine, anzi postano direttamente da mobile. Non si stressano per la pubblicazione di troppe foto o per mantenere ogni 3 immagini un filone narrativo, se sentono che una foto è bella, la condividono e basta. Si, anche se sono foto sgranate o di bassa qualità; la perfezione estetica la lasciano volentieri ai brand aziendali.
Leggendo le interviste, fatte ai giovani influencers, una risposta mi ha colpito particolarmente: Claire, pseudonimo di una ragazza di quindici anni, dice:
It’s not cool anymore
to be manufactured.
Fermiamoci un attimo sull’ultima parola manufactured, che in italiano tradurremmo in “industriale” o” artificiale”. Ecco, (rullo di tamburi) la nuova generazione non vuole essere finta e preferisce rappresentarsi sui social in modo autentico senza la necessità di crearsi un’identità ritoccata.
Se prima Instagram poteva essere considerato colpevole di questa tendenza estetica tramite filtri e app dedicate al miglioramento delle foto, ora sembrerebbe che stia facendo un’inversione di rotta. Ad esempio, da poche settimane nelle immagini dei brand non sarà più possibile visualizzare il numero di like e l’utente quindi non verrà influenzato da questo dato.
In altre parole, il Social ci sta dicendo che un’immagine è bella anche con 5 like.
In fondo è bello ciò che piace
La concezione del bello sta cambiando.
Certo, non è uscito un regolamento che vieta da ora in poi le foto perfette, ma qualcosa si sta muovendo. Le star e gli influencer tramite Instagram cercano di essere più accessibili per i loro utenti e non vendono solo cosmetici o vestiti, ma si impegnano attivamente su questo canale per parlare di tematiche importanti come il bullismo, le malattie mentali e lo stress causato alla ricerca della perfezione. Raccontano la loro esperienza tra stories e post, si sfogano e aiutano i loro followers a combattere gli haters.
Forse ci siamo davvero stancati di vedere nel nostro profilo le piscine in resort lussuosi, il piatto gourmet super fotogenico e il costume nuovo della modella. Semplicità e umanità. Queste sono le nuove parole chiave.

E gli account aziendali?
I brand in questo contesto devono evolversi e capire prima possibile come muoversi. Il loro futuro target ha già esigenze diverse e si aspetta di trovare contenuti a cui si possa immedesimare e relazionare.
Dimentichiamoci
il wall cromatico
dalla perfezione estetica.
Fonti
- Taylor Lorenz, The Instagram Aesthetic is Over, The Atlantic (23 apr 2019) – https://www.theatlantic.com/technology/archive/2019/04/influencers-are-abandoning-instagram-look/587803/
- Alice Di Michele, Il futuro di Instagram: ovvero la fine del mito estetico, The Millennial (13 mag 2019) – https://themillennial.it/lifestyle/il-futuro-di-instagram-fine-del-mito-estetico/
- Clara Mazzoleni, Come sta cambiando l’estetica su Instagram (23 apr 2019) – https://www.rivistastudio.com/instagram-colori/