Quale miglior arma, se non la gentilezza, per contrastare l’intolleranza e il razzismo?
È a partire da questo concetto che l’idea proposta da Notorious Agency ha vinto il concorso di idee promosso da Astoria, nota azienda vinicola da sempre impegnata nel sociale e in particolare nel contrasto all’intolleranza e al razzismo.
Se il web in particolare è diventato il luogo in cui sfogarsi senza limiti, insultando e sminuendo gli altri, l’idea creativa di Notorious si è concretizzata nella realizzazione di un evento dedicato ai giovani, con l’obiettivo di divulgare un messaggio imperniato sui tema dell’ascolto, nell’immedesimazione nell’altro, dell’empatia: sono questi i valori positivi che una società̀ proiettata verso un futuro migliore ha la necessità di maturare e fare definitivamente propri.
Il progetto proposto da Notorious si è quindi posto l’obiettivo di sviluppare un percorso di sensibilizzazione alla comunità dal grande valore sociale, imperniato sul linguaggio in ogni sua forma: verbale, testuale, visiva.
“Utilizziamo sempre più spesso un linguaggio d’odio per confrontarci con persone che noi consideriamo diverse. Solo educando i più giovani alla “gentilezza” si può contrastare questo fenomeno”.
Lisa Pietrobon | Curatrice dell’evento, Notorious Agency
Alcuni scatti dell'evento
“Crediamo che sia necessario partire dai giovani, che si affacciano alla vita… e anche ai social. La giornata di oggi è importante per sensibilizzarli”.
Filippo Polegato | CEO Astoria
L’evento si è tenuto nella tenuta di Refrontolo. I performer hanno saputo coinvolgere gli studenti, che hanno dimostrato grande interesse e partecipazione.
- Maria Ducoli – Ricercatrice universitaria ha parlato di linguaggio inclusivo, sulla correttezza delle sue applicazioni e sulle difficoltà culturali e fonetiche/linguistiche che ne limitano la corretta applicazione.
- Marco Ballestracci – Scrittore ha parlato della contestualizzazione lessicale di alcuni termini all’interno del romanzo storico, nell’ottica contemporanea: come trattare alcuni lemmi oggi reputati non corretti, tenendo però fede al contesto di riferimento?
- Nadeesha Uyangoda – Scrittrice ha parlato delle motivazioni culturali per cui certi termini, un tempo utilizzati senza problemi, sono oggi considerati razzisti o non più accettabili.
- Paolo Gallina – Fumettista ha parlato del rischio di stereotipizzazione dei personaggi nel linguaggio visivo, in particolare quello fumettistico, e dell’importanza della ricerca storica.
- Federica Boniolo ha interagito con i ragazzi sollecitandoli a comprendere le motivazioni per cui a volte si utilizza un linguaggio violento sui social, facendo emergere le emozioni che si provano quando si subisce questo tipo di linguaggio.
- Raptuz – Street Artist ha realizzato un’opera “live painting” a tema.
- Massimo Scola – Attore con il suo monologo “Le parole”, appositamente scritto per l’evento, ha raccontato come le parole che gli altri ci indirizzano possono influire sulla nostra emotività, modificando la consapevolezza e la cognizione di sé.
“Essendo nativi digitali, a volte i giovani sono anestetizzati, non riescono a riconoscere il valore delle parole. Questo è un ottimo momento di condivisione, siamo proprio contenti di essere qui”.
Maria Cunial | Insegnante Istituto Filippin, Pieve del Grappa
Il servizio di Antenna 3
"Bisogna condividere con i ragazzi, e sentire cosa ne pensano: queste sono occasioni di confronto che possono essere riprese anche dagli insegnanti nelle singole classi”.
Stefano De Marchi | Preside Istituto Canossiano, Treviso
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