Intervista a Iabo World

Arte inafferrabile, senza etichette.

Esploratore artistico e interprete del nostro tempo, Iabo World ha senza dubbio la notorious attitude e mescola, crea e trasforma, in un continuo processo di destrutturazione e ricomposizione, contaminando e lasciandosi contaminare. Tra le sue opere che più ci hanno colpito, ci sono ovviamente le parodie di alcune note campagne pubblicitarie: immagini impresse nella nostra mente in modo così profondo e forse invadente, che ci riesce difficile non saltare dalla sedia! Il risultato è a dir poco provocatorio, esilarante, illuminante… so Notorious!!! Street artist? Painter? Non provate ad etichettarlo, potrebbe essere dissacrante anche con voi!

Ciao Iabo! Sappiamo che non ti piacciono le etichette e che la semplice definizione di artista ti sta stretta. Quindi… chi è Iabo?

Iabo è un documentarista della realtà, è un grande osservatore, un comunicatore, un dissacratore, un ladro,”mariuolo” della linfa vitale e creativa che la realtà che lo circonda gli offre, un abile truffatore visivo. Insomma, uno, nessuno e centomila Iabo.

Nella tua bio ti definisci “inafferrabile”: ci spieghi perché?

La mia matrice è il mondo illegale del writing, quindi il concetto di sfuggire è insito in me. E inevitabilmente ho applicato e applico questa attitudine a tutto il mio percorso poi sviluppatosi nel mondo dell’arte. Resto inafferrabile perché lo è la mia creatività, la mia mente viaggia e lavora alla velocità di un click.

“Collective Hypnosis” (Coca Cola) 100×200 cm. plexiglass Courtesy: Art 3035 Gallery-Amsterdam

Chi ti ha influenzato di più?

La mia necessità di comunicare, di fare e dire, di palesare al mondo la mia esistenza e quella dei miei concetti, idee e visioni: questa mia necessità è stata indubbiamente la mia ispirazione principale, sempre. Un nome, anzi due, li voglio fare: Ninì Sgambati e Franz Iandolo.

Cos’è per te la creatività?

Una esigenza.

Nelle tue opere sfiori spesso temi politici in maniera dissacrante, pensi che la storia dovrebbe essere riletta in chiave ironica?

Assolutamente sì, io vedo in maniera dissacrante ogni cosa, anche la realtà attuale, non solo la storia passata. Dissacrare ovviamente non vuol dire ridicolizzare e privare i temi o i personaggi che rappresento del loro peso specifico nella realtà o nella storia. Dissacrare per me significa far scendere da un immaginario altare storico i personaggi e renderli avvicinabili e comprensibili a tutti.

“Autolesionismi” (Gillette) 100×200 cm. plexiglass Courtesy: Art 3035 Gallery-Amsterdam

Potresti essere definito l’artista delle mille facce, ma qual è il tuo vero volto?

Non esistono volti falsi o veri, come ho detto prima, Iabo è uno nessuno e centomila. Iabo è Iabo!

Se dovessi farti un autoritratto come lo intitoleresti?

“Senza Titoli”

“Maniac’s”-Hulk-Hogan Murales

Arte e social media: pensi che si possa, al giorno d’oggi, utilizzare questi canali per fare arte?

Non lo penso, lo faccio. Sperimento sulla mia “pelle social” certi meccanismi che sono complessi, cercando di capire sempre quanto l’arte sia fruibile in questa realtà virtuale. Anche se devo dire che grazie a questo lavoro di applicare fondamentalmente il bombing che facevo in strada da writers in rete, e l’impegno che ci metto, sto raggiungendo grandi risultati, non realizzabili fuori dal social.

Conosci qualcuno di particolarmente Notorious?

Mimmo Rocco, mio padre.

Twhitler" (Adolf Hitler) Special edition Size: 20 x 20 x 15 cm. Technique: acrylic and spray on canvas Year: 2017

Di recente è stato a Milano tra gli stand dell’Affordable Art Fair. Prossimamente lo trovate in mostra ad Amsterdam presso la Galleria Art 3035, oppure pubblicato nel Grande Catalogo “Atlante. Arte a Napoli dagli anni ’60 a oggi”. Scopri di più su www.iaboworld.com.

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