Federico Hausammann di “Notorious attitude” ne ha a pacchi. Diciamo pure che è uno dei massimi esponenti della fotterella che ci piace tanto. Inquadrarlo non è facile, bisogna conoscerlo di persona… sempre in piena e al tempo stesso superrrilassato, “PR” nato, attivo come pochi, stilosissimo. In pochi anni ha preso le redini della Galleria Hausammann portandola ad una dimensione di massimo prestigio internazionale. E non stiamo parlando di una galleria qualunque.
La storia della Galleria Hausammann è così affascinante che non basterebbe un libro. Iniziò tutto nel 1952, dunque di fatto stiamo parlando di una delle prime gallerie italiane. Renato Hausammann era un barman, anzi era Campione Mondiale di barman, e lavorava al bar dell’hotel “La Poste” di Cortina… sì, di quei bar dove c’è un tavolo dove “qui Ernest Hemingway si sedeva a bere e a scrivere e bla bla bla…” Solo che di Hemingway, Renato diventa amico, e così come di lui anche di tanti artisti. E allora Renato crea un circolo, la sua casa diventa crocevia di personaggi come Magritte, De Chirico, Ernst, s’incontrano e realizzano opere per lui, che diventa un collezionista e apre una Galleria, e Carlo Scarpa gli costruisce un’insegna con le sue mani, e insomma, raccontare questa storia così non si può, ci vorrebbe un libro appunto, ma dovete capire che qua la storia è davvero una figata di quelle d’altri tempi.
Tornando a Federico, che poi qui è il protagonista della situazione, capite bene che cosa si porta dietro. Nel tempo la galleria passa in mano a suo padre Arrigo, che muore giovane, così sono la madre Gioia e la sorella Beatrice a condurla, con collaborazioni coi maggiori artisti contemporanei. Finché il piccolo Fede arriva e prende in mano la situazione. Oggi ha incentrato la proposta artistica della galleria nella street art, collaborando con i massimi esponenti nazionali e internazionali di questa arte. Ci basta dire questo, non artistini, ma Artisti della madonna. Facciamoci dire da lui. Raccontaci qualche segreto…com’è nata la Galleria Hausammann? Tutto parte nel ’61, quando mio nonno Renato Hausammann decide di aprire la prima galleria d’arte moderna e contemporanea a Cortina d’Ampezzo…Amico intimo di molti artisti in quanto all’epoca barman presso l’hotel de la Poste di Cortina d’Ampezzo, decide di aprire la galleria da collezionista proprio per la quantità di opere che sta acquisendo negli anni… Alcune acquistate direttamente, altre regalategli dagli artisti stessi.Galleria Hausammann Cortina D’AmpezzoDa meno di un anno hai inaugurato la galleria a Miami, e ora una nuova apertura in una location davvero pazzesca. Dicci cosa stai combinando..! Ho scelto di aprire a Miami dopo essere stato con RAPTUZ TDK-CBS l’anno scorso per Art Basel Miami e ho capito che un posto come Wynwood Art District è unico al mondo! C’è un movimento di graffiti e street-art in espansione costante, più di 70 gallerie d’arte, Artwalk e collector’s preview tutti i mesi… insomma non solo Art Basel (che quest’anno si terrà dal 3 al 6 Dicembre 2015) muove più di 70.000 visitatori da tutto il mondo, a Wynwood in particolare tutte le settimane c’è qualcosa, i muri vengono costantemente ridipinti, ci sono associazioni che organizzano eventi di ogni tipo, ed è per questo che anch’io inauguro ogni 2 mesi circa una nuova esposizione presentando uno o più artisti.Miami Grand openingChe artisti stai trattando in questo periodo? La nuova sede l’ho inaugurata da poco con un solo show + live exhibition di Cope2. A maggio dopo essere tornato dalla STROKE ART FAIR a Monaco di Baviera, farò un group show di RAPTUZ, POESIA e RAE MARTINI, artisti di livello internazionale che espongo in permanenza in entrambe le sedi di Cortina d’ampezzo (IT) e Miami (USA). Per Art Basel ho mega progetti… Sto organizzando una collettiva ancora top-secret come progetto ma con line-up da paura … Più di 20 artisti dalla Russia a L.A. (tutto grazie a Raptuz)… STAY TUNED..!!!! Per tutte le persone c’è un momento d’ispirazione. A te quand’è che vengono le idee migliori? Sono sempre stato uno che pensa un casino…, ma poi alla fine di ‘’pensieri buoni’’ ne restano ben pochi… Nel mio di lavoro non serve ispirazione… quella la lascio a chi di dovere! (gli artisti), io ho la fortuna di essere costantemente circondato d’arte 24 ore al giorno.. certo più o meno valida sicuramente, ma essendo cresciuto in questo mondo mi riesce sicuramente più facile avere magari quell’occhio critico in più che ti fa distinguere un talento vero da quella che volgarmente si chiama fuffa… Bisogna tenere presente che siamo nell’epoca dove tutti hanno un cugino artista, o si sentono fotografi, o credono che basti fare due stencil in giro per diventare il nuovo Banksy… (che a parere mio dopo “Exit through the giftshop” ha mandato tutto a puttane… perché è quello il messaggio che fa passare… andate in giro a bombardare tutto che qualsiasi cosa facciate la strada è di tutti e ne avete il diritto…. io non la vedo proprio così… cmq…) A 28 anni sei uno di maggiori influencer internazionali in fatto di arte street. Dove ti vedi tra….diciamo 10 anni? Tra dieci anni chi lo può dire…. Sicuramente la galleria qui di Miami avrà già una bella lista di past-shows di tutto rispetto, e spero che l’espansione del mercato dell’arte arrivi anche in Italia (sempre e comunque indietro 130 anni anche semplicemente rispetto a Germania, Francia, U.K. e Spagna senza andare oltreoceano pur avendo graffiti writer e street artists tra i più bravi al mondo…) Ogni giorno sei in contatto con persone di ogni tipo, indubbiamente molto “cool”, spesso molto conosciute, che sicuramente rappresentano la massima espressione culturale nel campo dell’arte nel senso più ampio. Come ti rapporti con queste persone, e qual è il tuo ruolo? Tutti gli artisti che ha esposto la galleria Hausammann da quando ha aperto le sue porte nel ’61, prima di tutto sono Amici. Credo poco nel business fine a se stesso, credo più nelle collaborazioni lavorative a lungo termine… Intendo dire se prima non c’è feeling a livello umano.. è difficile che ci sia a livello lavorativo. Alla base di tutto credo che una delle chiavi del successo della galleria Hausammann, dove io sono la terza generazione sia il rispetto di ogni singolo artista innanzitutto come persona, prima che come talento. Mi riesce semplice e naturale rapportarmi e interagire con gli artisti, specialmente se graffiti writer o ex-graffiti writer che hanno evoluto il loro stile, dal semplice fatto che sono cresciuto in questo mondo. Con la musica hip-hop, i graffiti, le fanzine e la “skateboard & tattoo culture” come la chiama qualcuno, mi sono innamorato di questo mondo fin da quando ero bambino e sono sicuro che nei prossimi anni questo movimento sarà in continua espansione… I graffiti ci sono da 50 anni e li continueranno a fare in tutto il mondo. sempre. Ad oggi è la prima forma di arte contemporanea a mio parere ed è per questo motivo che sono sicuro di avere successo in futuro con una galleria particolarmente orientata su questo tipo di arte.King Raptuz, Mike Tewsr Duncan, Federico HausammannLa nostra missione è diffondere la fotta. Tu che come noi ne hai a pacchi, cosa diresti alle persone che hanno voglia di spaccare? ….. chi spacca spacca … e lo sa… non ha bisogno di farsi spronare. Cerchiamo gente con la “Notorious attitude”. Gente che ha il coraggio di esporsi, che fa figate, e le fa bene. Tra tutte le persone che conosci, chi è davvero Notorious? ILTOPO #26FAMILIAV3rbo, Made, Joys, Federico Hausammann and Beatrice Hausammann, Peeta, Mambo, RaptuzThe Hausammann family: Gioia, Beatrice, Federico